Addominoplastica

Informazioni generali
L’addominoplastica è l’intervento chirurgico che consente la rimozione dell’eccesso di cute e di tessuto adiposo nella parte centrale e bassa dell’addome, pur non determinando una significativa riduzione di peso. Quando è presente un indebolimento della parete addominale per allontanamento dei muscoli fra loro come spesso accade dopo parti o interventi chirurgici addominali, è possibile tonificare e ricostruire la parete muscolare, con un effetto che si ripercuote positivamente su tutto l’assetto posturale. Eventuali smagliature al di sotto dell’ombelico vengono rimosse con l’asportazione della cute, mentre quelle sulla cute rimanente dell’addome non possono essere eliminate, ma saranno stirate e meno visibili.

Preparazione all’intervento
La paziente ideale all’intervento è in primo luogo un paziente in buono stato di salute, Durante i 15 giorni prima e dopo l’intervento è vivamente consigliato di non fumare e non assumere aspirina o altri farmaci antinfiammatori perché aumentano il rischio di sanguinamento.
Durante la visita il chirurgo valuta tutti i parametri clinici (età, difetti della parete addominali, tono cutaneo, ecc) e, grazie alla competenza e l’esperienza, sceglie tra le varie soluzioni chirurgiche quella che più si può adattare al desiderio della paziente.

L’anestesia
L’addominoplastica viene eseguita di routine in anestesia generale, molto più raramente in anestesia spinale. Come in altre procedure di chirurgia plastica che coinvolgono le aree superficiali del corpo umano, l’anestesista utilizza procedure anestesiologiche che richiedono un minor impiego di farmaci che consente, fra l’altro, anche un rapido recupero postoperatorio. Pur essendo in grado di tornare a casa il giorno seguente all’intervento, è consigliabile una degenza di due giorni ai fini del recupero del paziente, assistito con una maggior osservazione clinica.

Intervento e post-operatorio
Generalmente si eseguono due incisioni: una nella porzione più bassa dell’addome, al di sopra del pube, che si prolunga lateralmente in funzione della quantità di tessuto in eccesso da dover rimuovere; l’altra è circolare intorno all’ombelico, necessario per il suo modellamento. Raramente è necessaria una terza verticale, ovvero in casi di estreme flaccidità tessutali oppure in pazienti già portatori di esito cicatriziale tale da essere migliorato.
Due drenaggi vengono posizionati per evitare l’accumulo di sangue e siero e rimossi prima della dimissione. Ai fini della riuscita dell’intervento, per una settimana è opportuno rimanere con il busto lievemente flesso ed evitare sforzi della regione addominale (in modo assoluto nei primi giorni, per poi riprenderli gradualmente). Dopo una settimana di riposo a casa, è consentito riprendere le normali attività (passeggio, guida, vita sociale). Per un mese è necessario indossare una guaina e non è possibile praticare sport. Il dolore, generalmente provocato da tosse (frequente nei fumatori), viene controllato con adeguata terapia antidolorifica.

Possibili rischi e complicanze
In qualsiasi intervento chirurgico vi è un certo grado di rischio. La somministrazione di farmaci di qualsiasi genere può produrre reazioni avverse gravi e imprevedibili: una sala operatoria attrezzata e la presenza del medico anestesista-rianimatore ci consente di prevenire tali situazioni e trattarle opportunamente in modo da evitare prontamente qualsiasi conseguenza. Le complicanze sono generalmente rare e rispondono con prontezza ad un trattamento appropriato, senza compromettere il risultato finale dell’operazione. Il sanguinamento è raro, ma può verificarsi solitamente entro le prime 24 ore; in tal caso sarà necessario un ritorno in sala operatoria per fermare il sanguinamento, senza ulteriori inconvenienti. Anche le infezioni sono estremamente rare ma, se presenti rispondono bene al trattamento antibiotico. Eventuali raccolte di siero saranno trattate in ambulatorio mediante puntura evacuativa.
Le cicatrici dell’addominoplastica si rendono meno evidenti con il tempo, ma sono permanenti: occasionalmente può essere necessaria una loro revisione in alcuni punti, generalmente in anestesia locale e non prima di sei mesi, per ottenere un miglior risultato. L’eventualità di sottoporsi ad interventi di “ritocco”, costituisce un normale momento di rifinitura del risultato.La causa è da ricercare nell’assestamento imprevedibile dei tessuti operati, in quanto la cicatrizzazione non dipende solo dal chirurgo, ma anche dalla risposta del paziente, dalla sua razza ed età.

Controlli a distanza
I controlli postoperatori sono eseguiti a distanza di 1, 3, 6, 12 mesi.

L’addominoplastica può essere associata ad altri interventi che interessano l’addome (ernie, cisti ovariche, ecc.). Nel paziente obeso o in quello ex-obeso quando cioè, a seguito di un trattamento dietetico o di un intervento chirurgico (by-pass intestinale, bendaggio gastrico, ecc.), il paziente ha ottenuto un considerevole calo ponderale accompagnato da un marcato eccesso cutaneo, l’addominoplastica corregge il cosiddetto “addome pendulo” con un miglioramento immediato, restituendo al paziente un nuovo equilibrio psico-fisico e di conseguenza un miglioramento della propria qualità di vita.