Labbra

Il chirurgo che si appresta al rimodellamento del labbro deve necessariamente rispettare la morfologia e la funzionalità del labbro stesso, evitando tutte le correzioni eccessive che possano recare un qualche danno alla mobilità espressiva del labbro stesso. Piuttosto frequentemente, infatti, notiamo labbra eccessivamente “riempite” con volumi forzati che conferiscono un senso di staticità e di immobilità assolutamente innaturali.

Le situazioni cliniche che maggiormente ci troviamo a risolvere sono i casi di ridotta proiezione del labbro, di assottigliamento senile, di asimmetrie volumetriche e di forma tra il labbro superiore e quello inferiore. Molte tecniche sono state descritte in passato ed hanno tuttora una specifica validità. Ad esse va aggiunto la disponibilità attuale di materiali di riempimento.

CHEILOPLASTICA
La Chirurgia estetica del labbro ha come obiettivo quello di rendere le labbra più armoniose nel contesto del viso.
L’approccio personale alla cheiloplastica di aumento parte dalle valutazioni iniziali durante l’esame obiettivo: proiezione delle labbra, definizione della linea cutaneo-mucosa, ipoplasia, distanza columello-labiale, sono alcuni degli elementi più importanti per indirizzare correttamente il trattamento.
La strategia chirurgica prevede essenzialmente tre fasi chirurgiche distinte, utilizzate singolarmente od opportunamente associate tra loro, che sono : tecniche di eversione in V-Y multiple, lifting del labbro superiore, tecniche di riempimento.
Le tecniche di eversione in V-Y, usate indifferentemente per il labbro superiore o inferiore, ci consentono di ottenere una buona eversione del vermiglio, senza però avere aumento volumetrico reale, ottenibile,con risultati migliori, con materiali di riempimento. Il lifting del labbro superiore è indicato non solo per aumentare l’eversione del vermiglio, ma anche per diminuire l’inestetismo di una distanza columella-labiale troppo grande, ristabilendo conseguentemente le giuste proporzioni nell’armonia di tutto il viso.

RISTRUTTURAZIONE VOLUMETRICA
Un trattamento più conservativo del labbro è caratterizzato dal riempimento con fillers.
Per ciò che concerne questi materiali di riempimento, ritengo che quelli permanenti, ovvero NON riassorbibili, siano gravati da un alto indice di reattività locale e soprattutto non è ancora chiara l’evoluzione del tempo. Sono dunque preferibili i materiali a riassorbimento variabile, sicuri e largamente utilizzati nel mondo, pur con il limite di dover essere ripetuti.

Lo schema di riempimento del labbro comprende la linea cutaneo-mucosa del labbro ma anche il filtro e l’arco di Cupido ottenendo un miglioramento generalizzato di tutta la regione labiale.
Questa tecnica personale di rimodellamento labiale, definita ristrutturazione volumetrica del labbro, viene eseguita in assenza di dolore grazie all’utilizzo dei blocchi anestesiologica periferici.

Blocco anestesiologico periferico per le infiltrazioni di filler nelle labbra: schema di trattamento.
I trattamenti infiltrativi delle labbra rappresentano una parte importante della nostra attività clinica, sia come atto terapeutico singolo, sia ancor più spesso come trattamento complementare, nei pazienti già sottoposti a interventi di chirurgia estetica del viso. Inoltre, sempre più spesso ci stiamo indirizzando verso tecniche di infiltrazione del labbro nella sua totalità, invece che alla pur sempre valida strategia di utilizzo dei vari fillers nelle singole rughe.

Proprio in virtù di questo approccio riempitivo globale, ci troviamo di fronte al problema principale che nel labbro è rappresentato dal dolore.

Non soddisfatti dallo scarso livello di anestesia locale da contatto, abbiamo deciso di impiegare blocchi anestesiologici periferici, particolarmente adatti nelle regioni terminali.

Per ottenere un’anestesia completa delle labbra è quindi opportuno bloccare sia il nervo infraorbitario , sia il nervo sottomentoniero.

Il nervo infraorbitario, ramo del nervo mascellare, attraversa il canale infraorbitario ed esce a circa 1 cm al disotto del margine inferiore dell’orbita, in corrispondenza del suo punto mediano, dopo aver attraversato il canale infraorbitario. Il nervo provvede all’innervazione sensitiva cutanea della palpebra inferiore, dell’ala nasale e del labbro superiore.

Il nervo mentoniero, ramo del nervo mandibolare, è un ramo laterale del nervo alveolare inferiore, e fuoriesce dal foro mentoniero all’altezza del secondo premolare. Provvede all’innervazione sensitiva della cute e della mucosa del labbro inferiore e del mento.

Per il blocco anestesiologico diamo la preferenza alla via endo-orale, sicuramente meno fastidiosa della via transcutanea. Utilizziamo 1 cc di Lidocaina 2% per ogni singolo blocco, per un totale massimo di 5 ml.

Nel labbro superiore eseguiamo il blocco del nervo infraorbitario e dei rami labiali superiori.

Per il nervo infraorbitario, avendo come punto di repere il forame infraorbitario, si introduce l’ago nella plica gengivale superiore del cavo orale, sopra al canino in direzione del forame stesso, fino a toccare l’osso; quindi, previa aspirazione, si procede all’infiltrazione.

Il blocco selettivo dei rami labiali superiori è eseguito introducendo l’ago sempre nella plica gengivale superiore a livello del frenulo, ed arrivando lateralmente alla cresta mascellare, in direzione del setto caudale, su entrambi i lati.

Per il labbro inferiore eseguiamo il blocco del nervo mentoniero, introducendo l’ago vicino al primo premolare nella plica gengivale inferiore diretto posteriormente e medialmente fino a toccare l’osso, si arriva in prossimità del forame mentoniero.

Durante l’esecuzione dei blocchi è opportuno avere alcuni accorgimenti onde prevenire possibili complicanze. L’aspirazione prima dell’infiltrazione è essenziale nella prevenzione di iniezioni accidentali intravasali. In caso di puntura di un vaso, una buona compressione evita la formazione di vistose ecchimosi del viso. Inoltre, spingersi con l’ago all’interno dei forami può comportare lesioni meccaniche al nervo.

In conclusione l’Autore ritiene che lo schema di blocco anestesiologico sopradescritto sia una valida strategia per risolvere il problema del dolore durante l’applicazione di filler per il rimodellamento del labbro.

Relazione presentata al XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica. Roma, 23-25 Aprile 2004